Il commercio è stato da sempre un’attività molto
importante sia per la sopravvivenza umana, sia per lo stabilirsi di
relazioni tra culture e popoli.
E’ probabile che una primitiva forma di commercio abbia avuto inizio con l’economia del dono, che metteva in rapporto i più antichi gruppi umani, come attestato da confronti con le testimonianze antropologiche offerte dalle contemporanee culture così dette “primitive”.
Il prof. Renfrew ha cercato di spiegare il significato della parola “Commercio” in quanto concetto:
E’ probabile che una primitiva forma di commercio abbia avuto inizio con l’economia del dono, che metteva in rapporto i più antichi gruppi umani, come attestato da confronti con le testimonianze antropologiche offerte dalle contemporanee culture così dette “primitive”.
Il prof. Renfrew ha cercato di spiegare il significato della parola “Commercio” in quanto concetto:
per le epoche antiche l’esistenza di
commercianti professionisti può in alcuni casi essere documentata, ma
certamente ciò non è possibile per le società preistoriche. Lo scambio
come professione vera e propria ed il commercio erano probabilmente
assenti in molte società primitive. Lo scambio come mestiere ed il
commercio probabilmente erano assenti dalla maggior parte delle comunità
preistoriche. Per commercio dunque si deve intendere la parola nel suo
senso più ampio: lo scambio reciproco, il movimento di materie o
beni tra genti pacifiche. La reciprocità dello scambio non può essere
sempre dimostrata, ma può essere in molti casi presunta, quando sembra
improbabile l’esistenza di forme di tributo o tassazione. Quando dei
beni vengono ceduti, si riceve in cambio qualcosa.
Lo sviluppo delle culture umane passa attraverso
le attività commerciali (che coinvolgono sia gli strumenti e i
materiali di base per la costruzione degli utensili necessari alla vita
quotidiana, sia i beni di prestigio quali i gioielli ed altri oggetti
pregiati); si pensi all’importanza della Via della Seta, che permise lo
scambio di beni dalla Cina all’India, alla Persia ed all'Impero
Romano, e da quei paesi so Cina.
È opinione comune che la storia del commercio su lunghe distanze abbia avuto inizio approssimativamente 150,000 anni fa, come affermano alcuni studiosi. Le prime forme umane di scambio ebbero luogo nella forma del baratto; questo primo genere di "commercio" durò per molti millenni, ed ancora oggi esso viene praticato dalle tribù contemporanee.
La genesi del commercio si ha con l’inizio della comunicazione, in epoca preistorica. È certo che le genti preistoriche avessero numerose relazioni di scambio.Quasi tutti i tipi di oggetti possono essere considerati come risultato di commercio o scambio, o nella forma di materie prime da lavorare localmente, o in quella di oggetti già pronti. Come occupazione che poneva in rapporto insediamenti molto distanti tra di loro, il commercio fu strettamente collegato ad uno degli elementi più importanti per la vita umana- il fiume
È opinione comune che la storia del commercio su lunghe distanze abbia avuto inizio approssimativamente 150,000 anni fa, come affermano alcuni studiosi. Le prime forme umane di scambio ebbero luogo nella forma del baratto; questo primo genere di "commercio" durò per molti millenni, ed ancora oggi esso viene praticato dalle tribù contemporanee.
La genesi del commercio si ha con l’inizio della comunicazione, in epoca preistorica. È certo che le genti preistoriche avessero numerose relazioni di scambio.Quasi tutti i tipi di oggetti possono essere considerati come risultato di commercio o scambio, o nella forma di materie prime da lavorare localmente, o in quella di oggetti già pronti. Come occupazione che poneva in rapporto insediamenti molto distanti tra di loro, il commercio fu strettamente collegato ad uno degli elementi più importanti per la vita umana- il fiume
Gli antropologi hanno definito tre tipologie di scambio; la reciprocità, la ridistribuzione ed il mercato.
Ne corso degli scavi archeologici generalmente vengono rinvenuti oggetti che possono rientrare nell’area del commercio o dello scambio:
- manufatti di pietra scheggiata e pietre usate per comporre delle asce ed altri oggetti, molto comuni e spesso fatti da materie prime che non si trovano in loco, così che è possibile tracciarne l'origine e, talvolta, le modalità in cui veniva effettuato il commercio.
Ne corso degli scavi archeologici generalmente vengono rinvenuti oggetti che possono rientrare nell’area del commercio o dello scambio:
- manufatti di pietra scheggiata e pietre usate per comporre delle asce ed altri oggetti, molto comuni e spesso fatti da materie prime che non si trovano in loco, così che è possibile tracciarne l'origine e, talvolta, le modalità in cui veniva effettuato il commercio.
Ascia a doppia faccia. Paleolitico Medio, Cultura Musteriana. Museo Nazionale Brukenthal . |
Ceramica dal momento che si
conserva bene nel tempo, molti sono i reperti ceramici rinvenuti negli
scavi archeologici. Alcune comunità la scambiavano per via di certe sue
caratteristiche, ma soprattutto la ceramica era commercializzata per
via del fatto che serviva per la fabbricazione di oggetti atti a
contenere e trasportare. Per via delle mode in voga presso ogni
cultura, le ceramiche solitamente venivano personalizzate di modo che è
facile riconoscerle quando lo scambio avviene tra culture diverse,
poste a grande distanza tra di loro. È più difficile stabilire quali
siano gli oggetti scambiati all’interno di una stessa area culturale,
cosa possibile grazie alle analisi chimiche.
Grande giara a staffa con iscrizione in Lineare B,
proveniente da Micene, Museo Archeologico Nazionale di Atene |
Contenitore in bronzo di forma sferica,
Museo Regionale di Storia “Jordan Ivanov” |
Lama in ossidiana importata da Miercurea Sibiului- Petriş, Museo Nazionale Brukenthal
|
Spondylus proveniente da Kleinhadersdorf, Museo di Storia Naturale di Vienna |
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